Cori di voci bianche: una nuova passione

Ogni tanti anni (e ormai in totale nella mia vita sono diventati 61) inizio a sviluppare o a riprendere interessi e passioni che prima non avevo o avevo messo nel cassetto. Uno nuovo che era nato nel 2006 - come ben sa chi mi conosce da tempo (e magari seguiva online) - è stato quello per il pattinaggio di figura sul ghiaccio. Iniziato perché alcuni parenti erano coinvolti tramite un figlio in questo sport, è proseguito fino al 2014 passando dalla frequentazione di un forum online (Icewire) alla cura di un sito di notizie (Ghiacciofilia.it), dalla realizzazione di video a gare pubblicati su YouTube allo svolgimento dell'incarico di Chief Press Officer per alcune competizioni nazionali e internazionali tenutesi in Italia. Dopo l'ultima di queste, i Mondiali di Pattinaggio Sincronizzato sul Ghiaccio svoltisi a Courmayeur, ho lasciato l'impegno nel mondo del pattinaggio.

Nel 2020, non ricordo più bene come, ho scoperto l'esistenza dei cori di voci bianche maschili (in inglese Boys' Choir; in tedesco Sängerknabenpiccoli cantori in italiano). Fino a quel momento, raramente avevo apprezzato in generale i cori di voci bianche misti. Ad esempio, mi aveva appassionato assistere a un concerto di cori di bambini alla sala Verdi del Conservatorio di Milano nel mese di dicembre 2015 (vedi immagine sotto)

coro di voci bianche

Non è un caso che quel concerto si sia tenuto in dicembre poiché buona parte dei repertori dei cori di voci bianche sono costituiti da canti natalizi: e il periodo dell'Avvento, di Natale e di Capodanno è in assoluto quello in cui si svolge la maggior parte dei concerti tenuti sia da cori "di casa" di cattedrali e chiese, sia di cori "in tour" all'estero.

Benché apprezzi le formazioni di voci bianche miste, o anche composte solo da bambine e ragazze, la mia predilezione è per i Boys' Choirs. In genere questi cori sono costituiti solo da bambini dai 7 ai 16 anni, suddivisi in soprani (sopran) e contralti (alto); in altri casi a loro si aggiungono anche coristi giovani e adulti con voci di tenore e baritono. A volte, anche i cori composti solo da bambini, preadolescenti e adolescenti prevedono la partecipazione saltuaria di coristi più grandi, con il risultato di bellissime armonie di voci squillanti e più profonde.

Credo che in assoluto in primo coro di bambini maschi da me scoperto sia stano il plurisecolare Wiener Sängerknaben, meglio conosciuto nel mondo come Vienna Boys' Choir (in Italia qualcuno lo conoscerà come Piccoli Cantori di Vienna). Questo coro, che come ho accennato ha una lunghissima storia, esegue sia musica classica che musica tradizionale (folk), con uno stile che presuppone la conoscenza e la preparazione nel canto classico (o "bel canto"). Non è un caso che il Wiener Sängerknaben, composto in realtà da quattro cori diversi, si esibisca spesso in concerti con orchestre sinfoniche, sia in occasione del Concerto di Capodanno di Vienna (trasmesso in tutto il mondo) sia in altre occasioni, compresa la registrazione di album.

Subito dopo ho avuto modo di conoscere un coro, sempre di voci bianche maschili, di stampo decisamente diverso: Libera. Questo coro londinese è in realtà una trasformazione, avvenuta fra gli anni Novanta e Duemila del preesistente St. Philip's Boys Choir. Già negli ultimi anni con questo nome, sotto la guida del compositore e arrangiatore Robert Prizeman, il coro aveva inaugurato uno stile di canto più moderno, quasi pop e con un particolare accompagnamento musicale realizzato con tastiere elettroniche, batteria, flauto e archi. In alcune interviste, i ragazzi di Libera stessi hanno affermato di sentirsi più "band" che "coro" in senso classico. Anche loro, comunque, si cimentano in musiche prese dal repertorio classico e degli inni natalizi, ma, a differenza del Vienna Boys' Choir, interpretano più spesso  musiche originali (composte da Prizeman) e brani destinati ad essere utilizzati in colonne sonore di film.

Per concludere questo primo articolo sui cori di voci bianche maschili, è giusto sottolineare che Libera e i Vienna Boys' Choir sono forse solo i due diventati più famosi nel secolo scorso e nei primi due decenni di questo. Ma ce ne sono decine, forse centinaia di altri, che ho scoperto subito dopo e che ho aggiunto alla lista di quelli che cerco di seguire: solo per fare alcuni nomi, segnalo il francese Les Petits Chanteurs à la Croix de Bois (PCCB), lo spagnolo Escolania Montserrat, il russo Moscow Boys' Choir DEBUT, i  tedeschi Dresdner Kreuzchor, Thomanerchor LeipzigTölzer Knabenchor, gli svizzeri Zürcher Sängerknaben e St. Florianer Sängerknaben, gli inglesi Saint Paul Cathedral ChoirBath Abbey Boys Choir and Lay-Clerks e Choir of King’s College Cambridge, l'israeliano The Yeshiva Boys Choir, e gli americani American Boychoir e The Georgia Boy Choir. Mi scuso, per ora, dei tantissimi altri che non ho citato solo per motivi di spazio e di tempo, che già conosco o conoscerò in futuro. Compresi quelli attivi in Italia, che finora ho avuto poca occasione di scoprire. Penso, comunque, che nel nostro paese siano più diffusi i cori di voci bianche misti, spesso legati importanti conservatori, teatri e chiese.

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