L'idrogeno produce elettricità e acqua calda


Si parla da tempo di idrogeno come uno dei possibili nuovi carburante puliti per le auto e altri mezzi di mobilità. Al momento esistono già modelli di auto a idrogeno con tecnologia Fuel Cell System (celle a combustibile). Queste macchine non hanno necessità di avere un motore termico interno (come quelle a benzina, gasolio, Gpl o ga idrogeno pros naturale) perché la tecnologia a celle a combustibile produce elettricità utilizzabile per alimentare motori (powertrain) elettrici. Esistono modelli anche ibridi, che sfruttano sia un motore termico sia motori elettrici alimentari con la tecnologia Fuel Cell System e con i sistemi di produzione di corrente elettrica già utilizzati nelle auto ibride ormai comuni sulle nostre strade.

Se il mercato della mobilità a idrogeno ha ancora bisogno di tempo per svilupparsi, perché vincolato anche all'evoluzione di leggi e infrastrutture, ci sono altre forme di utilizzo dell'elemento più diffuso nell'universo (anche se in composizione con altri atomi per formare molecole inorganiche e organiche) che possono essere adottate in modo più rapido.

Due sono quelle dell'uso dell'idrogeno - oltre che per i processi industriali - a livello domestico per produrre elettricità e calore. Recentemente, per il Giornale, quotidiano a cui collaboro, ho avuto modo di contattare un'azienda della provincia di Pisa (E.HY. Energy Hydrogen di Madonna dell'Acqua) che vanta il lancio della prima caldaia (Hydro) che utilizza l'idrogeno per produrre contemporaneamente corrente elettrica e acqua calda ad uso sanitario o per il riscaldamento.

Il cuore è una tecnologia brevettata che - grazie all'irrorazione in una cella di fusione con l'idrogeno - trasforma l'acqua in vapore, il quale fa muovere una turbina cui è collegato un generatore di bassa tensione, che viene immagazzinata in batterie al litio e, grazie a un inverter, viene trasformata in 220 a corrente alternata. Questa corrente può alimentare un'abitazione. Il vapore viene quindi raffreddato e l'acqua calda risultante può essere immessa nell'impianto dell'acqua sanitaria o in quello di riscaldamento.

L'obiettivo è rendere una casa, un negozio, un edificio o un'azienda indipendenti dalle forniture di elettricità e gas.

Se l'argomento vi interessa potete leggere il mio articolo sul sito del Giornale (http://www.ilgiornale.it/news/ununica-caldaia-idrogeno-corrente-e-acqua-calda-1497166.html) o approfondire direttamente sul sito dedicato a questa caldaia: www.idrogenoverde.it.

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